Picchiati e percossi ripetutamente, legati e rinchiusi in recinti fatiscenti o, addirittura, in un kennel. E’ l’agghiacciante quotidianità vissuta fino a poco tempo fa da Cesar, rottweiler di 10 mesi e Dogo, dogo argentino di 5 anni.

Legati a corde e catene che si attorcigliavano immobilizzandoli, anche sotto la pioggia battente, per ore, giorni e nottate intere, i due cani vivevano perennemente segregati in piccoli recinti arrangiati con materiali di fortuna, esposti alle intemperie e senza alcuna possibilità di movimento. Non solo, i cani venivano anche malmenati a “discrezione” dei proprietari.

 A portare alla luce le terribili condizioni di detenzione di questi due cani sono state le guardie dell’OIPA di Udine, che dopo lunghe e difficoltose indagini finalizzate a documentare i maltrattamenti subiti, sono riuscite a portarli in salvo, richiedendo alla Procura della Repubblica di Udine un decreto di sequestro preventivo d’urgenza.
Immediata è scattata la denuncia a carico dei detentori per i reati di maltrattamento e detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze.

Sequestrati e condotti presso una struttura loro idonea, dai primi accertamenti clinici entrambi i cani sono risultati in discrete condizioni di salute, anche se Dogo risultava essere visibilmente sottopeso, oltre a manifestare al momento del recupero atteggiamenti moderatamente aggressivi (tentativi di morsicatura) indotti dalla paura.
Il cane, inoltre, risultava essere stato sottoposto a “conchectomia” (taglio delle orecchie), pratica non consentita dall’ordinamento giuridico italiano, se non per comprovati e certificati motivi sanitari.

Ospitati in custodia giudiziale presso una struttura protetta, ora Cesar e Dogo sono in attesa di una nuova famiglia, che per Dogo, però, potrà arrivare solo dopo un percorso riabilitativo.

Per evitare che i proprietari dei cani possano in futuro reiterare il reato, gli agenti dell’OIPA e l’Azienda Sanitaria Universitaria del Friuli Centrale (che li ha affiancati durante tutte le operazioni insieme agli Agenti dell’Arma dei Carabinieri), hanno presentato un’istanza al Sindaco competente per territorio per richiedere che, tramite un’ordinanza specifica, sia loro interdetta la possibilità di detenere animali.

Doveroso il ringraziamento nei confronti dell’Azienda Sanitaria Universitaria del Friuli Centrale e degli Agenti dell’Arma dei Carabinieri presenti in supporto alle guardie nelle operazioni di sequestro per garantire la pubblica sicurezza. I più sentiti complimenti e ringraziamenti anche ai due cinovigili intervenuti durante il sequestro per la professionalità, sensibilità e l’empatia dimostrata nel prelievo, non facile, di Cesar e Dogo.