Non aveva più un volto tanto era lo stato d’incuria in cui era stato lasciato per chissà quanto tempo. Come dimenticare la foto scioccante dell’anziano cagnolino sequestrato dalle guardie dell’OIPA di Brescia?
Recluso al buio, in un garage da cui non usciva mai, non aveva neanche più le sembianze di un cane: la massa di peli e sporcizia che lo ricoprivano era tale da precludergli il movimento e, addirittura, la vista, l’udito e l’olfatto. L’unica parte riconoscibile del volto era la bocca, con i pochi denti rimasti.

Grazie al tempestivo intervento delle guardie dell’OIPA di Brescia, accorse in seguito ad una segnalazione, l’anziano cagnolino, un incrocio Shih Tzu di circa 13 anni battezzato Birillo, è stato sequestrato e curato.

A distanza di due mesi e mezzo Birillo è un cane completamente rinato: ha avuto qualche problemino di salute, che è stato poi risolto ed è migliorato moltissimo, tanto che adesso, finalmente libero di muoversi alla luce del sole, sgambetta felice e, non appena sarà possibile in base ai termini di legge, avrà una casa tutta sua.

LA STORIA DI BIRILLO

3 dicembre 2019 – RECLUSO IN UN GARAGE AL BUIO, COMPLETAMENTE RICOPERTO DA UNA MASSA DI SPORCO, ESCREMENTI E PELI: LE GUARDIE ZOOFILE DI BRESCIA SEQUESTRANO UN CANE ANZIANO

Recluso in un garage al buio, in un luogo chiuso privo di finestre, totalmente ricoperto da strati e strati di pelo, escrementi e sporcizia, compattati a tal punto che a stento si vedeva la testa: queste le tragiche condizioni di incuria in cui è stato trovato un incrocio Shih Tzu di circa 13 anni, durante un sopralluogo da parte delle guardie zoofile dell’OIPA di Brescia.

Intervenute in seguito a diverse segnalazioni, che denunciavano forti e continui guaiti provenienti da un garage nel cortile di un piccolo condominio della bassa bresciana, le guardie zoofile dell’OIPA hanno trovato di fronte a loro una situazione allarmante: la massa di peli e sporcizia che ricoprivano il cane non gli permetteva di muoversi e gli precludeva totalmente la vista, l’udito e l’olfatto. L’unica parte riconoscibile e visibile del cane era infatti la bocca, con i pochi denti.

“Lo stato in cui abbiamo ritrovato l’animale era dettato da chissà quanti mesi di incuria, a differenza di quanto dichiarato dai proprietari – dichiara Iride Serramondi, coordinatrice guardie zoofile OIPA Brescia – Avere un cane significa come prima cosa prendersi cura di lui, sempre e in ogni momento: ecco perché trattamenti come questo, oltre che causare estreme sofferenze, devono essere severamente puniti.

Data l’estrema gravità della situazione, le guardie zoofile dell’OIPA hanno immediatamente contattato sul luogo un veterinario ed effettuato d’urgenza il sequestro dell’animale. Ora il cane è stato preso in carico dal canile sanitario di competenza dove, dopo un’attenta visita e una toelettatura, gli hanno diagnosticato una dermatite e dei problemi uditivi e visivi. Per i proprietari, invece, è scattata la denuncia per detenzione di animale in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze.