Recluso in un recinto da cui non usciva mai, circondato dalle sue stesse feci vecchie di giorni, con una ciotola d’acqua putrida e del riso secco come cibo, come unico riparo dalle intemperia una cuccia improvvisata in legno troppo piccola e in cui entrava l’acqua: queste le condizioni in cui è stato trovato un pastore tedesco anziano, di circa nove anni, a seguito di un intervento dalle guardie zoofile dell’OIPA in una ditta di confezionamento abiti nel distretto industriale della comunità cinese di Prato.
Al momento dell’intervento il cane, che era già monitorato dalle indagini delle guardie zoofile dell’OIPA, appariva molto sofferente e presentava problemi di deambulazione: per questo motivo è stato effettuato subito il sequestro dell’animale e per i proprietari è scattata la denuncia per il reato detenzione di animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze.
“Continuano gli interventi del nostro nucleo di guardie zoofile sul territorio di Prato per prevenire e punire i reati a danno degli animali, molti dei quali avvengono nel distretto industriale gestito dalla comunità cinese che, probabilmente per ragioni culturali, detiene i cani in condizioni incompatibili con il loro benessere – afferma il nucleo delle guardie zoofile dell’OIPA di Prato – Crediamo molto nel lavoro di sensibilizzazione, che facciamo attraverso la diffusione di un volantino bilingue che contiene consigli per una corretta e rispettosa convivenza con gli animali, ma, a fronte di gravi situazioni di maltrattamento, con la denuncia puntiamo a condannare queste situazioni: siamo speranzosi che una condanna penale sarà efficace per creare un importante precedente giuridico che possa fungere da monito e deterrente per il futuro”.
Il cane si trova ora al sicuro presso il Canile Municipale il Calice, dove sarà sottoposto agli urgenti controlli veterinari del caso.