[cs_video column_size=”1/1″ video_url=”https://www.youtube.com/watch?v=KAkv-2ZQPWE&feature=youtu.be” video_width=”500″ video_height=”250″][/cs_video]
Segregato al buio in un piccolo stanzino, costretto a giacere giorno e notte tra i propri escrementi, senza acqua nè cibo e privato di qualsiasi contatto sociale sia con le persone che con i propri simili: terrificanti le condizioni di ritrovamento di Buck, un cane segnalato alle guardie dell’OIPA dal Comando dei Carabinieri di Conselice (RA) che indicavano il trasferimento nel Comune di Medicina, in provincia di Bologna, di una loro ex concittadina ritrovata a detenere un cane in condizioni non idonee.
Visibilmente denutrito e disidratato, Buck era nascosto dentro la sua cuccia quando sono giunte sul posto le guardie dell’OIPA. Terrorizzato, le sue condizioni di salute erano molto precarie, le unghie erano lunghe, segno del fatto che non veniva mai portato fuori in passeggiata e il suo corpo, magrissimo, era ricoperto di piaghe da decubito per la costrizione forzata nella stessa posizione.
Per la proprietaria, una trentaseienne in apparenza insospettabile, ben inserita nella società, è scattata immediatamente la denuncia per maltrattamento di animali e detenzione incompatibile produttiva di gravi sofferenze, mentre il cane è stato sequestrato e condotto al sicuro presso il canile comunale di competenza territoriale.