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La nostra domanda è sempre la stessa: perché? Erano in 3, il fratellino non ce l’ha fatta, mentre le due femmine sono sopravvissute per miracolo, recuperate dagli angeli blu dell’OIPA di Teramo ad un passo dalla morte, con una grave forma di rogna, scheletriche, piene di parassiti, disidratate e terrorizzate. Era il 22 marzo quando queste due cucciole di appena 1 mese di vita sono state soccorse e, neanche un mese prima, i volontari erano corsi per salvare altre due cucciole, questa volta simil maremmane, che anziché essere abbandonate all’interno di una scatola, hanno ricevuto un trattamento ancora più “mirato” nonché finalizzato alla morte certa, visto che proprio appena nate sono state gettate direttamente nel pattume.
E dal momento che ai volontari dell’OIPA di Teramo gli animali da accudire non mancano, ecco che dopo nemmeno una ventina di giorni arrivano loro, la “carica degli 11” ritrovati abbandonati a se stessi in un’area dismessa. E qui ce n’è davvero per tutti i gusti: questi dolcissimi cuccioli che vagavano senza acqua né cibo, infatti, sono 11, tra maschi e femmine, futura taglia piccola, max 6-7 kg da adulti, pelo raso e anche semi lungo.
E, dulcis sin fundo, come farsi mancare la coppietta “catorcetta” Missy e Pinky? Loro non sono più cucciole, ma lo sono certamente state e non si aspettavano certo di essere rigettate in strada al primo malanno. Recuperate nello stesso periodo, Missy vagava a rischio d’investimento sotto la pioggia battente portando con sé un grosso tumore mammario che, per fortuna, non ha dato metastasi ed è stato asportato chirurgicamente. Pinky, invece, la “comare preferita” di Missy, non è stata abbandonata solo perché affetta da una patologia che l’avrebbe portata alla morte, ma semplicemente perché dopo essere stata usata e riciclata senza sosta come macchina “sforna-cuccioli“, non rendeva più al massimo della potenza, quindi in pieno calore è stata scaraventata in mezzo ad un branco di cani randagi da cui ha rischiato di essere gravemente ferita.
Non smetteremo mai di ripetere che senza serie e mirate campagne di sterilizzazione rivolte sia ai proprietari di cani e gatti che ai randagi del proprio territorio, continueranno a nascere e morire cuccioli “per sbaglio”, continueranno a morire nella più totale indifferenza animali che non hanno nessuna colpa se non quella di essere venuti al mondo per poi morire dopo aver sofferto le pene dell’inferno.
Ci chiediamo allora di chi sia la responsabilità. Dell’indifferenza delle istituzioni o anche degli stessi cittadini che se ne lavano le mani perché “sterilizzare è contro natura”? Il risultato in entrambi i casi è sempre lo stesso: gli animali più bisognosi vengono letteralmente “scaricati” ai volontari di associazioni come l’OIPA, che se ne fanno carico perché non possono chiudere i loro occhi di fronte a quelli imploranti di un cane o un gatto che soffre, ma non possono nemmeno risolvere il problema del randagismo così come non sanno come trovare tutte le risorse economiche necessarie alle cure e l’accudimento degli animali soccorsi.
Chi desidera offrire il proprio contributo per aiutare i cuccioli salvati dagli angeli blu dell’OIPA di Teramo sarà di grande supporto per garantire loro le cure adeguate, così che possano finalmente trovare una futura adozione. Anzi, chi tra voi non può donare offerte, può comunque scegliere di fare il regalo più bello che un cane possa ricevere: una casa con la C maiuscola.
Per informazioni sugli aiuti da offrire e le adozioni: Francesca Fiorelli – Volontaria OIPA Teramo; Tel. 320 0668425; guardieteramo@oipa.org