Le guardie zoofile dell’OIPA sono pubblici ufficiali, il loro ruolo è far rispettare la legge in materia di animali, ma quando la legge non può essere d’aiuto, subentra allora il grande amore per gli animali che le porta ad intraprendere questa strada. Avrebbero dovuto chiamare l’ASL di competenza e farla accalappiare, ma Sofia, giovane cagnolina simil pittbul, non poteva diventare un “numero”, dimenticata e abbandonata in uno dei tanti canili dell’hinterland casertano.

Scheletrica, cachettica e molto impaurita, Sofia si acquattava a terra come se dovesse ricevere uno schiaffo da un momento all’altro: vedendola sola, spaventata e con l’addome palesemente gonfio, le guardie dell’OIPA di Caserta  non se la sono proprio sentita di abbandonarla al suo destino, così l’hanno presa in carico e condotta in visita veterinaria, dove il quadro clinico è apparso sin da subito molto grave.

Dalla lunga e accurata visita cui è stata sottoposta, è emerso che Sofia è stata sicuramente oggetto di ripetuti maltrattamenti: presenta, infatti, una frattura scomposta mal consolidata all’arto inferiore sinistro e una grave artrosi generalizzata alle anche e alle zampe posteriori che le procura dolore nei movimenti particolari (alzarsi da terra, salire/scendere le scale, correre), motivo della sua andatura sbilenca.

E non è tutto, perché dall’ecografia all’addome e dalla stato delle mammelle, molto ispessite, i veterinari hanno confermato che Sofia è stata costretta a tante gravidanze, probabilmente sfruttata come fattrice.
Dalle analisi e dallo stato della vulva, inoltre, si sospetta un inizio di piometra, un’infezione dell’utero al momento non operabile: visto il suo stato generale e il livello di piastrine, molto basse, la cagnolina rischierebbe di morire in quanto non sosterrebbe né l’anestesia né la copiosa perdita di sangue che un intervento del genere comporta.

E come se non bastasse, oltre alla presenza di un’infestazione massiva di parassiti interni (motivo del gonfiore addominale) e una grave forma di malassezia (una malattia dermatologica provocata da una produzione eccessiva di lieviti che normalmente sono presenti sulla cute del cane), dalle analisi è stato riscontrato anche un alto indice di Leishmaniosi che, per fortuna, non ha ancora compromesso organi interni.

Accolta presso una pensione casalinga a pagamento, Sofia sta già seguendo una serie di cure farmacologiche per la malassezia e la leishmaniosi ed è anche in cura antibiotica per l’infezione all’utero; inoltre, visto il suo stato di grave debilitazione e disidratazione, per sostenerla e aiutarla a recuperare le forze, viene sottoposta quotidianamente a delle flebo.

Le guardie dell’OIPA di Caserta stanno facendo il possibile per aiutarla nel suo percorso di guarigione, ma hanno bisogno di tutto il nostro sostegno: come è facile immaginare, tra farmaci, visite, analisi, esami, pensione, integratori e cibo, i costi lievitano e l’esborso economico diventa difficile da affrontare senza un supporto.

Tutti insieme possiamo aiutare Sofia a recuperare la salute e la dignità perduta, a volte bastano tanti piccoli doni che uniti insieme, sono capaci di fare veri e propri miracoli per cani particolarmente sfortunati come lei.

Per informazioni: Emiliano Pellegrino, Coordinatore guardie zoofile OIPA Caserta e provincia; Tel. 388 3624981; guardiecaserta@oipa.org

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CONTO CORRENTE POSTALE Vai in posta e compila un bollettino postale inserendo l’importo e la causale “Offerta Sofia  – Guardie OIPA Caserta” su c/c n.43 03 52 03 intestato a: OIPA Italia

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ASSEGNO Invia un assegno bancario non trasferibile intestato a OIPA Italia a: OIPA Italia – via Gian Battista Brocchi 11 – 20131 Milano

CARTA DI CREDITO Solo per il pagamento con CARTA DI CREDITO cliccate il tasto INVIA LA DONAZIONE, e all’interno della pagina immettere l’offerta

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