C’è una forma di maltrattamento molto subdola nei confronti degli animali che tuttavia è piuttosto diffusa, come testimoniano i numerosi sopralluoghi delle guardie zoofile dell’OIPA che si trovano fin troppo spesso ad intervenire per casi di cattiva detenzione causati dall’esclusione dei nostri amici domestici dalla vita familiare.
Confinati in spazi angusti al di fuori dell’abitazione, su terrazzini, balconi o nei giardini, gli animali vengono isolati e deprivati di qualsiasi contatto sociale con le persone e i propri simili, spesso tenuti all’esterno giorno e notte, con qualsiasi genere di temperatura, con scarse o nulle possibilità di movimento.
Si potrebbe pensare che l’animale più escluso dall’ambito familiare sia il cane, ma capita di trovare anche dei gatti domestici ai quali viene completamente impedito l’accesso casa. Come accaduto nel caso di un’anziana gatta di circa 10 anni, ipovedente, costretta a vivere tra il balcone e la ringhiera di una finestra al terzo piano di una palazzina, nella provincia di Cagliari.
Segnalata alle guardie zoofile OIPA, la micia veniva lasciata sul balcone 24 ore su 24, senza possibilità di entrare in casa, sia d’inverno che d’estate. Come riparo dalle intemperie c’era solo un trasportino, che all’arrivo delle guardie, aveva anche la porticina chiusa. Nella ciotola a sua disposizione c’erano le crocchette che galleggiavano nell’acqua piovana caduta la notte precedente. Inoltre, secondo quanto riferito, più volte la gatta era caduta giù ed era stata recuperata dai passanti.
Grazie al sopralluogo delle guardie, la micia, di nome Milù, è stata finalmente sottratta da una situazione insostenibile per qualsiasi genere di animale e ora vive serena in una nuova famiglia, amata e trattata come parte integrante del gruppo familiare.