Le guardie zoofile dell’OIPA scelgono di prestare un’attività di volontariato che si declina in maniera diversa a seconda delle situazioni che riscontrano durante i sopralluoghi e delle segnalazioni ricevute dai cittadini. Il fine è sempre tutelare gli animali nel rispetto e nell’applicazione delle norme a loro tutela sulla base di valutazioni oggettive e non soggettive.
Pandemia, lockdown, distanziamento sociale, difficoltà economiche e restrizioni in generale hanno contraddistinto gli ultimi dodici mesi, con ripercussioni che hanno profondamente inciso sul nostro vivere quotidiano. Ne risentono le persone e ne risentono anche gli animali e, come accade il più delle volte, il disagio degli animali è spesso conseguenza del disagio delle persone.
Come accaduto per un cane segnalato alle guardie dell’OIPA di Catania detenuto in pessime condizioni all’interno di una proprietà privata. “C’è un pastore tedesco (sembra cucciolo) completamente mal ridotto, senza pelo, magro, a mala pena si regge in piedi… speravo voi poteste salvarlo da morte certa, perché non credo regga molto poverino.”
Durante il sopralluogo seguito a questa segnalazione, le guardie dell’OIPA di Catania riscontrano che il pastore tedesco è un cane giovane, affetto da rogna demodettica, di proprietà di una persona in ristrettezze economiche a cui il proprio veterinario di fiducia ha negato le visite a causa delle sue difficoltà a far fronte al pagamento delle stesse.
Si aggiunga a tutto questo una serie di maldestri tentativi “fai da te” nel rivolgersi a conoscenti non certo qualificati per avere consigli sul da farsi. Risultato: una curabilissima rogna demodettica degenera e le condizioni del cane si aggravano.
Preso atto della situazione, le guardie dell’OIPA hanno raccomandato al proprietario del cane di sospendere con decorrenza immediata qualunque tipo di trattamento non prescritto da un veterinario e di attendere le loro disposizioni sul da farsi. Così, contattati dei veterinari di fiducia, sono ritornate sul posto prescrivendo la corretta terapia, terapia che provvederanno loro stesse a somministrare al cane nei prossimi mesi, monitorando, nel frattempo, le sue condizioni e il decorso della malattia fino a completa guarigione.