Successivamente alla segnalazione di un abitante del quartiere, che aveva notato un furgone parcheggiato da 10 giorni con un cane chiuso all’interno, le guardie eco-zoofile OIPA del nucleo di Genova si sono recate sul posto per effettuare degli accertamenti. Le guardie si sono immediatamente accorte che con molta probabilità sia il proprietario sia il cane vivevano all’interno del furgone, il quale era internamente molto sporco ed emanava un forte odore di urina. Alla richiesta di spiegazioni riguardo il motivo per cui il cane restava chiuso nel furgone, l’uomo ha risposto che non doveva socializzare né con altre persone né con altri cani, precisando che voleva che diventasse aggressivo per fare la guardia. Il cane, un pastore belga maschio di 6 mesi, mostrava segni di aggressività già dall’interno del veicolo e, una volta fatto scendere, ha aggredito improvvisamente una delle guardie, che per fortuna non ha riportato danni. Il proprietario si dimostrava compiaciuto dell’atteggiamento irrequieto ed aggressivo del cane e non aveva alcuna intenzione di calmarlo. Vista la pessima igiene in cui era costretto a vivere il cucciolone, che faceva i suoi bisogni dentro il furgone poiché usciva raramente, unita alla preoccupazione per il fatto che potesse essere impiegato per altri scopi a causa della sua aggressività, le guardie hanno deciso di sequestrarlo con l’accusa di detenzione di animali in condizioni incompatibili con la propria natura.
Tutti i cani hanno il diritto di vivere in un ambiente equilibrato socializzando con altre specie, secondo le proprie caratteristiche etologiche. La gestione inadeguata di un cucciolo che viene fatto crescere in isolamento, senza la possibilità di fare attività fisica e di socializzare con umani ed altri cani, porta irrimediabilmente a disturbi comportamentali e sofferenza psicologica.