Rinchiusi in serragli sporchi e fatiscenti, da cui escono solo quando si va a cacciare, privati di affetto, relazioni sociali, e tante volte anche delle più basilari cure veterinarie. Tristissima la vita che spesso devono sopportare i cani utilizzati per la caccia, sfruttati durante la stagione venatoria per inseguire le prede, e poi parcheggiati in piccoli box, isolati dai propri simili, costretti a vivere nella più completa solitudine.
Una vita d’inferno, simile a quella che deve aver vissuto Zara, una cagnolina di razza Springer Spaniel restituita alla libertà grazie all’intervento delle guardie zoofile OIPA di Livorno e provincia.
Rinchiusa h24 in un piccolo box fatiscente, situato in un campo a bordo strada, la cagnolina viveva tra le proprie deiezioni, con solo un secchio di acqua putrida a disposizione e una ciotola vuota con residui di cibo incrostati, segno del fatto che non veniva mai pulita.
Inoltre, oltre a essere al di sotto delle misure previste dalla legge, il serraglio era fatto di lamiera, un materiale completamente inadeguato per garantire riparo dalle temperature esterne, che diventa rovente nelle ore più assolate, tant’è che al momento del sopralluogo, alle 9.00 del mattino, la temperatura rilevata all’interno del box era già di 38.5° gradi.
Subito sequestrata, la cagnolina, che è stata ritrovata in buone condizioni di salute, ma infestata dalle pulci e provata dalla detenzione protratta, è stata condotta presso il canile comunale di competenza, mentre il detentore è stato denunciato per maltrattamento di animali.
In attesa di definizione dell’iter giudiziario, Zara, che è una cagnolina dolcissima di circa 6 anni, potrà essere affidata in via temporanea a chi vorrà aiutarla a superare la terribile esperienza vissuta.
Per informazioni su Zara: guardielivorno@oipa.org