Immaginate un luogo dove gli animali possono esprimersi come desiderano, ognuno secondo la propria individualità, senza costrizioni, finalmente liberi di essere semplicemente animali, non più legati a una funzione di utilità che viene loro attribuita per gli interessi dell’uomo, ma animali felici di vivere tutti insieme all’aria aperta, di fare amicizia, di giocare, di scorrazzare e di mangiare quello che più gradiscono.
L’Altra Scuderia nasce proprio così, dall’immaginazione di Heidi Cardile, coordinatrice delle guardie dell’OIPA di Bergamo, che è riuscita a trasformare un maneggio in un rifugio che ospita non solo cavalli, ma tanti altri animali di specie diverse recuperati da situazioni critiche.
Tra cani, gatti, anatre, germani, galline, capre, conigli, cavie, asini, due mucche, un maiale vietnamita, una pecorella, un pony e quattro piccioni, oggi L’Altra Scuderia ospita circa un centinaio di animali, tutti provenienti da situazioni non idonee al loro benessere: da sequestri, maltrattamenti, affidamenti e abbandoni.
Tanti di loro hanno avuto bisogno di tempo e di tanto affetto per lasciare alle spalle le proprie paure e recuperare la fiducia verso le persone, come mamma Mamouu e la sua vitellina Soia, che provengono dal sequestro di un allevamento di Cassano d’Adda, in provincia di Milano.
Dal loro arrivo hanno fatto passi da gigante: interagiscono con tutti gli animali, sono molto curiose e, ultimamente, hanno fatto amicizia con Freccia, l’ultima arrivata tra le caprette, che, con una disabilità a una zampa, non era considerata più “funzionale al suo mestiere” e sarebbe presto finita al macello.
René, puledro recuperato da una stalla con la sua mamma Elsa, era destinato al macello come tutti i suoi fratelli. Giocherellone, simpatico, curioso e mangione, è il più piccolo tra i cavalli e permette di alzare la media del reparto “geriatrico” dei cavalli, quasi tutti anziani.

Mamma Heather e il piccolo Long John Silver vivevano senza cure in un bosco di un’azienda agricola. Lei è esperta in calci rotanti, come la sua omonima ballerina; lui, zoppo e non curato, nonostante tutto corre e sta imparando a socializzare e a non avere paura delle persone.

Tra gli altri amici asini, in totale dieci, ci sono Nina ed Emiglio, madre e figlio che vivevano al buio in una stalla molto piccola. Nina è socievole e golosa, Emiglio è impiccione e ancora più goloso della madre, soprattutto di quello che non può mangiare: i cereali delle galline.

I veterani sono Nutella e Puck, recuperati perché mal gestiti. Puck è arrivato nell’oasi quando aveva solo due mesi. Adorano stare a pancia all’aria; la mamma è una golosona di carote, mele e frutta fresca, lui ama gli abbracci ed è un abile scippatore di borse.

Le caprette: sono 46 e vivono in un grande recinto che viene aperto due volte al giorno per farle brucare nel grande prato.

Le galline: intelligenti e curiose, fanno uova dappertutto (per la gioia dei cani) e sono abilissime a non farsi calpestare dai cavalli.

Leonard, detto Lenny, maiale vietnamita, era detenuto in un appartamento. Quando è arrivato era enorme, affetto dalla rogna e con le unghie lunghe. Ora può camminare e grufolare senza sentire dolore. Cieco, usa il suo nasone per orientarsi, va d’accordo con tutti ed è un grande coccolone.

La grande famiglia dell’Altra Scuderia non è finita qui: ci sono Pepiglio e Playgirl, i due coniglietti, il gallo Gino, la gang delle anatre, 12 gatti, tra cui Bandito che scorrazza con il suo carrellino, 11 cani e tanti altri amici che per questioni di spazio non riusciamo a presentarvi.

Oltre a stare insieme, il loro sport preferito è mangiare a volontà. Immaginate i quantitativi di cibo che sono necessari per saziare più di cento animali, ognuno con il proprio menù. Per darvi un’idea dei costi solo del cibo per i cavalli e gli asini, considerate che un ballone di fieno costa circa 100 euro (e dura al massimo quattro giorni), un sacco di mangime per mucche e capre costa 16 euro (e dura 3 giorni), poi ci sono frutta e verdura per i roditori, fioccato e crusca per Lenny, carne e pesce per i cani e i gatti, senza contare le spese per i controlli veterinari, necessari per garantire la salute di tutti gli ospiti e quelle per la manutenzione ordinaria della struttura, che copre una superficie di circa 10 mila metri quadri.

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Di seguito alcuni degli ospiti dell’Altra Scuderia tutti da adottare a distanza!