9/1/14
Prigioniero nei pressi di una casa abbandonata, Bruno, un giovane cane meticcio, viveva da più di due mesi legato a catena, senza un riparo né una cuccia, costretto a dormire nel fango, circondato dalla sporcizia e dalle proprie feci. La sua reclusione è terminata con l’intervento delle guardie eco zoofile OIPA, allertate da una persona che aveva avvertito i suoi guaiti disperati.
Abbandonato dalla proprietaria nella più totale incuria, senza acqua né cibo, deprivato di qualsiasi contatto umano e con i propri simili, Bruno era costretto a sopportare anche un forte dolore fisico: la catena che lo imprigionava era penetrata in profondità nella carne, provocandogli una lesione all’altezza del collo molto evidente.
In coordinazione con i Carabinieri e il servizio veterinario dell’ASL, le guardie eco zoofile OIPA hanno proceduto al sequestro del giovane meticcio, affidandolo al canile intercomunale di Pegognaga, mentre la proprietaria, una trentenne di Quingentole, in provincia di Mantova, è stata denunciata per maltrattamento e abbandono di animali.
Bruno, due anni, taglia medio piccola, cerca adozione. Aiutiamolo a uscire al più presto dal canile. Per informazioni: mantova@oipa.org
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