19/11/14
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“Sacrificio”, “scannatura”, “squartatura”: questi i termini inquietanti che campeggiavano sulla locandina della “Festa del maiale” organizzata da un agriturismo a Nocara (CS). Ovviamente accompagnate dal disegno di un maiale sorridente e felice di essere macellato sulla pubblica piazza per divertire e saziare i partecipanti, tra cui anche bambini.
L’aberrante iniziativa non è passata inosservata: un coro sdegnato si è levato da più parti d’Italia e la segnalazione è arrivata alle guardie zoofile OIPA Cosenza che hanno tempestivamente inviato al Comune di Nocara una comunicazione ufficiale per informare dell’evento e chiederne l’annullamento sia per il maltrattamento che ne deriva, sia perché altamente diseducativo e probabilmente irregolare dal punto di vista sanitario. Il Sindaco di Nocara ha quindi bloccato la “festa” e le guardie zoofile stanno provvedendo in queste ore alle dovute verifiche riguardo le autorizzazioni richieste e alle condizioni di detenzione degli animali.
La forte reazione di molti italianI turbati da una tale barbarie deve essere un importante spunto di riflessione riguardo al trattamento e al destino a cui vanno incontro quotidianamente migliaia di animali da allevamento destinati al consumo umano:
perché quello che sdegna se proposto sulla pubblica piazza è invece spesso tollerato se nascosto dalle mura di un macello?
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