30/4/14
Il 19 aprile scorso il nucleo di guardie zoofile OIPA Bologna, in collaborazione con un medico veterinario e un esperto di comportamento cinofilo, ha effettuato un secondo intervento, con autorizzazione della Procura della Repubblica, presso un casale sui colli bolognesi, a Sasso Marconi (BO), al fine di verificare lo stato di salute e detenzione di undici cani e due pappagalli. La medesima abitazione era già stata teatro del sequestro di due cavalli e due maialini vietnamiti nel marzo scorso (http://www.guardiezoofile.info/2014/bologna-sequestro.html).
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Drammatiche le condizioni igieniche all’interno del casale: aria irrespirabile per le esalazioni di feci, escrementi di topo in grande quantità e a contatto con il mangime dei pappagalli, sporco e immondizia ovunque e proliferazione di pulci e zecche.
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I cani erano detenuti in diverse stanze della casa e tutti mostravano atteggiamenti di subordinazione, ansia generalizzata e comportamenti stereotipati riconducibili a gravi deprivazioni sensoriali e motorie, disturbi cognitivi e stato di frustrazione. Un pastore tedesco, che veniva detenuto costantemente in una stanza da letto legato ad un mobile con un guinzaglio corto, presentava un grave stato di deperimento, dermatite, e atrofia muscolare.
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Un levriero presentava uno stato cachettico, presumibilmente derivato da malnutrizione, e risultava apatico e spaventato. Le risse tra gli animali erano infatti la norma, tanto che diversi esemplari avevano ferite da morso e anche durante il sopralluogo delle guardie zoofile è scoppiata una violenta lite tra i cani, ignorata dai proprietari, che ha causato ferite sanguinanti ad uno degli esemplari, immediatamente curato con antibiotico.
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Dei due pappagalli ne è stato rinvenuto solamente uno in quanto, stando al proprietario, l’altro era scappato. Il volatile era gravemente stressato, tanto da essere privo di piumaggio sulla maggior parte del corpo, in quanto la gabbia, priva di acqua e cibo, era posta sul pavimento a contatto con i cani che lo attaccavano continuamente.
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Tutti gli animali sono stati posti sotto sequestro penale, già convalidato dal Magistrato, e la proprietaria denunciata per maltrattamento.
“Come accade sovente, purtroppo, le persone che hanno gravi difficoltà personali e sociali tendono a raccogliere ed accumulare animali non avendo poi le capacità e le risorse per poterli gestire – sottolinea Paolo Venturi, coordinatore Regionale delle guardie zoofile OIPA in Emilia Romagna - Tutti gli animali presenti erano stati adottati da associazioni o volontari, principalmente del Sud Italia e un paio di cani venivano dalle perreras spagnole. Capiamo la grave situazione nella quale versano i volontari del Sud del nostro Paese e i grandi sforzi di alcune Associazioni per salvare i cani spagnoli, chiediamo però a tutti maggiore attenzione nell’affidare i cani e maggiori controlli sugli adottanti per evitare di affidare animali salvati da bruttissime situazioni a soggetti inadeguati che non ne garantiscono la salvaguardia”. |