Calpestate con violenza brutale. Così hanno trovato la morte quattro piccole rondini a Maddaloni, un paese in provincia di Caserta. Nascoste nei loro nidi, attendevano il padre e la madre (entrambi i genitori costruiscono il nido e nutrono i loro piccoli) che sarebbero presto giunti a sfamarle.
Un’amara sorpresa attendeva il loro ritorno. I nidi, completamente rimossi dal solaio su cui erano stati costruiti con cura, giacevano a terra assieme ai loro piccoli, inermi di fronti alla ferocia di D. A., che li ha calpestati con forza uccidendoli. Allertate da una telefonata, il nucleo di guardie eco zoofile dell’OIPA di Caserta è giunto immediatamente sul posto, uno stabile in costruzione di proprietà di D. A., dove ha ritrovato i corpicini delle quattro rondini che giacevano al suolo, mentre altre tre sono state soccorse ancora vive con evidenti segni di maltrattamento.
Rinvenuta, inoltre, un’altra rondine ancora in vita, seppellita tra un cumulo di calcinacci assieme al nido distrutto. Le rondini soccorse sono state trasferite presso il presidio ospedaliero Veterinario Frullone di Napoli, mentre il sig. D. A. è stato condotto presso la Stazione dei Carabinieri di Maddaloni, dove è stato denunciato per uccisione, maltrattamento ed abbandono di animali. Secondo una credenza degli estoni, se qualcuno uccide una rondine diventa cieco; ma chi uccide di proposito qualsiasi essere vivente, è già cieco, cieco di fronte alla bellezza della natura e della vita, la peggior condanna che si possa ricevere.