26/11/2013
Ancorate al suolo con pesi di ferro, costrette al beffardo destino di attirare i propri simili.
Otto anatre, 6 germani femmine e due maschi capoverdi, vivevano prigionieri all’interno di due vasche d’acqua artificiali, allestite nelle campagne limitrofe al comune di Mondragone, in provincia di Caserta.
Il loro canto, assieme ai richiami di molti altri volatili, riprodotti da richiami acustici nascosti all’interno di un fortino interrato, nascosto nella boscaglia, avrebbe dovuto richiamare la selvaggina tanto ambita dai cacciatori.
Il nucleo di guardie eco zoofile OIPA di Caserta è intervenuto durante un intervento di antibracconaggio notturno, liberando le anatre dalla zavorra che le ancorava al terreno e denunciando due persone, responsabili del reato, alle quali è stata sequestrata tutta l’apparecchiatura per attività illecita di caccia.
Le anatre, dopo essere state visitate da un medico veterinario, sono state liberate nella Reggia di Caserta, dove tuttora sono nutrite dalla Sopraintendenza ai beni culturali. |