Sequestro guardie zoofile OIPA Milano sul TG2 - 29 giugno 2012
A seguito di una segnalazione, le guardie zoofile OIPA di Milano sono intervenute per verificare la singolare situazione di un cane quotidianamente lasciato per svariate ore legato ad un albero in un parchetto nella zona ovest di Milano. I segnalanti riferivano infatti che fosse abitudine del proprietario portarlo sempre presso lo stesso albero, legarlo e andarsene, per poi tornare dopo non meno di 5/6 ore. Nessuna ciotola con l’acqua e sul guinzaglio un messaggio: non sono abbandonato.
Il sopralluogo ha permesso di rilevare lo stato di notevole stress e paura in cui si trovava il cane, un meticcio lupoide di circa 14 anni, costretto a poco distanza da una careggiata molto trafficata e solo parzialmente al riparo dal sole. La postura e l’atteggiamento messi in atto all’avvicinarsi di estranei sottolineava inequivocabilmente timore nei confronti delle persone. L’animale presentava inoltre sotto la coda due evidenti protuberanze che si leccava di frequente, come a lenirne il fastidio.
Il proprietario, un pensionato di che al suo arrivo ha portato avanzi di cibo totalmente inadatti all’alimentazione di un cane, ha aggredito verbalmente le guardie zoofile tanto da dover essere redarguito dalla Polizia Locale intervenuta in supporto, e si è giustificato dicendo che al cane veniva riservato questo trattamento perché in casa abbaiava ed era impossibile conciliarne la gestione con le sue faccende personali. Ha aggiunto anche che in passato durante il giorno lo lasciava in auto, ma viste le proteste dei passanti, aveva dovuto trovare un’alternativa.
Vista la palese incapacità dell’uomo sia di rendersi conto della sofferenza fisica e psicologica che stava causando al cane, sia di prendersene cura in modo adeguato, è stato disposto il sequestro amministrativo irrogando una sanzione per detenzione non idonea. Si sta inoltre valutando la possibilità di elevare sanzione per omessa custodia. L’anziano quattrozampe è stato portato al canile sanitario di Milano dove, ad un primo controllo veterinario, è apparso in discrete condizioni di salute, nonostante le due neoplasie benigne perianali.
Il proprietario ha presentato ricorso al sequestro, non certo per affetto nei confronti dell’animale come dimostrato dalla pessima gestione, quanto per una presa di posizione contro l’operato delle guardie zoofile. L’OIPA confida quindi nella convalida del sequestro da parte dell’Asl a dimostrazione che condotte simili non possono essere tollerate. In questo caso l’associazione si attiverà per trovare un’adozione del cuore che garantisca al cane di trascorrere serenamente l’ultimo periodo della sua vita.
“E’ sconcertante vedere come un cane che ha passato tutta la vita con una famiglia possa essere trattato come una fastidiosa incombenza – ha commentato Olimpia Ragozzino, Coordinatrice delle Guardie Zoofile OIPA di Milano e provincia – Durante i nostri controlli ci troviamo spesso di fronte a situazioni di grave ignoranza riguardo la corretta gestione degli animali, che sfocia poi in veri e propri maltrattamenti. Ecco perché ringraziamo i cittadini che sempre di più scelgono di stare dalla parte degli animali, che purtroppo non hanno voce per difendersi, e ci segnalano situazioni non rispettose dei loro diritti.”
Aggiornamento 3 luglio 2012 Milano: la ASL annulla il sequestro delle guardie zoofile OIPA e restituisce al proprietario il cane malato che veniva abbandonato ogni giorno legato ad un albero
Il caso è l’ennesimo in cui la ASL veterinaria vanifica il lavoro delle guardie zoofile OIPA che operano in convenzione con il Comune di Milano
La ASL veterinaria di Milano città ha disposto il dissequestro e la restituzione al proprietario del cane malato che le guardie zoofile OIPA, lo scorso 24 giugno, avevano posto sotto sequestro amministrativo per sottrarlo alla cattiva gestione del proprietario.
Il cane, un meticcio di taglia media di circa 14 anni, veniva infatti da molto tempo abbandonato ogni giorno per almeno 6 ore legato ad un albero, solo parzialmente all’ombra, in una giardinetto in zona Primaticcio, senza acqua a disposizione e a pochi metri da una strada molto trafficata. L’animale si mostrava molto spaventato all’avvicinarsi di estranei e presentava due grandi protuberanze sotto alla coda, nella regione perianale, che si leccava frequentemente come a lenirne il fastidio.
Il proprietario, un pensionato che al suo arrivo ha aggredito verbalmente le guardie zoofile, si era giustificato dicendo che al cane veniva riservato questo trattamento perché in casa abbaiava ed era impossibile conciliarne la gestione con le sue faccende personali. Ha inoltre ammesso di aver già provato a lasciarlo in canile insieme ad un gatto, ma la struttura aveva accettato di accogliere solo il gatto.
Vista la palese incapacità dell’uomo sia di rendersi conto della sofferenza fisica e psicologica che stava causando al cane, sia di prendersene cura in modo adeguato, le guardie hanno sottoposto l’animale a sequestro amministrativo presso il canile sanitario di Milano e hanno irrogato una sanzione per gestione inadeguata di animale. Obiettivo dell’associazione era trovare una nuova famiglia che potesse assicurargli una vita serena e cure veterinarie adeguate, dal momento che è risultato affetto da due neoplasie benigne potenzialmente operabili, che gli causano difficoltà a defecare e sangue nelle feci.
Tuttavia, a fronte del ricorso presentato dal proprietario del cane, la ASL veterinaria di Milano città ha stabilito che le condizioni psico-fisiche del cane fossero tutto sommato buone e potesse essere quindi riconsegnato al proprietario. Tale decisione non prende assolutamente in considerazione che l’uomo abbia ampiamente dimostrato di non essere in grado di accudire un cane in modo da soddisfarne i bisogni fisici ed etologici e assicurarne quindi il benessere, oltre a metterlo in situazioni potenzialmente pericolose sia per lui che per altre persone.
Questo è solo l’ultimo episodio in cui la ASL veterinaria annulla i sequestri operati dalle guardie zoofile OIPA, vanificandone di fatto il lavoro. Dai cani, cuccioli e non, sfruttati per l’accattonaggio, ai cani affamati e costretti in spazi angusti: spesso il parametro per far scattare il dissequestro è solo la presentazione o meno di un ricorso da parte dei proprietari degli animali.
Le guardie zoofile OIPA operano in convenzione con il comune di Milano per assicurare la vigilanza e repressione degli illeciti a danno degli animali, ma tale funzione può essere ottemperata solo con la collaborazione di tutti gli enti coinvolti nella gestione di tali pratiche. Se tale collaborazione viene a mancare, a rimetterci sono inevitabilmente gli animali. Fermo restando che l’impegno delle guardie zoofile OIPA resterà costante, ci chiediamo quale sia l’utilità di investire tempo e risorse nel procedere con ulteriori sequestri amministrativi se i risultati sono nulli.
“Il nostro obiettivo non è certo riempire i canili, anzi, vorremmo vedere ogni gabbia vuota – sottolinea Olimpia Ragozzino, Coordinatore delle guardie zoofile OIPA di Milano e provincia – Tuttavia non possiamo chiudere gli occhi davanti a cani sofferenti, sia dal punto di vista fisico che psicologico, perché in mano a persone che non hanno la minima idea di quali siano i bisogno di un animale. E’ necessario valutare il quadro complessivo per avere tutti gli elementi necessari a decidere quale sia la soluzione migliore per l’animale, non è sufficiente prendere in considerazione solo lo stato di salute generale”.
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