Rinchiusi in piccole stanze, nella più totale incuria e sommersi dai propri escrementi. Queste le condizioni di detenzione dei 16 cani sequestrati delle Guardie eco zoofile OIPA di Caserta e di Napoli in un’operazione congiunta con il comando locale dei Carabinieri e l’ASL veterinaria.
Un vero e proprio rifugio abusivo era stato allestito al primo ed secondo piano di un edificio fatiscente in località Pescopagano, a Mondragone, in provincia di Caserta. Per accedere e liberare i cani le guardie hanno dovuto rompere i lucchetti che impedivano l’accesso alle stanze adibite a ricovero.
Sottoposti a sequestro, i cani, alcuni dei quali in precarie condizioni di salute, sono stati condotti presso un canile convenzionato con il comune di Mondragone, dove verranno sottoposti a visite ed esami di accertamento.
A seguito di indagini la responsabile è stata identificata e denunciata per maltrattamento di animali: si tratta di una donna della zona che per “salvare” i randagi li rinchiude in edifici abbandonati e fatiscenti, salvo poi non essere in grado di portare loro cibo e acqua per le difficoltà economiche in cui versa.
In questo modo gli animali sono condannati ad una atroce morte per stenti.
Nucleo Guardie zoofile OIPA Caserta e provincia |