La storia di Sonny, un dolcissimo cucciolo di circa 40 giorni, ha dell’incredibile, perché incredibile e inaudita è stata la crudeltà che si è abbattuta su di lui.
Al piccolo è stata infatti tagliata la coda ed è stato gettato in tombino profondo 3 metri di una strada di San Cataldo (CL). I colpevoli, probabilmente dei ragazzini della zona, hanno usato delle grosse forbici o una sega. Sarebbe certamente morto dissanguato o per infezione se una passante, sentendo i suoi disperati guati, non avesse prontamente chiamato il coordinatore del nucleo di guardie zoofile di Caltanissetta, Fabio Calì. Recatosi subito sul posto ha chiesto l’intervento dei vigili del fuoco perché la profondità del tombino non permetteva di raggiungere il cane senza l’attrezzatura adeguata.
Quando è stato è stato tirato fuori Sonny era terrorizzato e in pessime condizioni. La coda, letteralmente mozzata, aveva già sviluppato un’infezione quindi è stata immediatamente avviata la terapia antibiotica per curarlo ed è stato ricoverato presso il rifugio privato gestito dal coordinatore delle guardie zoofile OIPA.
La ferita riportata guarirà, ma quella nell’anima di una creatura di soli 40 giorni sarà più difficile da rimarginare. Perché un atto così vergognosamente spietato, crudele e gratuito contro un cucciolo completamente indifeso?
“Ci vorrebbe una seria educazione dei cittadini e la massima collaborazione dell’amministrazione comunale che invece spesso delega a me il compito di occuparmi dei cani abbandonati, come se il problema non dovesse essere risolto a monte ma solo tamponato” ha sottolineato Fabio Calì, coordinatore delle guardie zoofile OIPA Caltanissetta.
Ora Sonny cerca una casa in cui crescere e dimenticare l’atrocità subita.
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