15/2/16
Urla e bestemmie all’interno dell’abitazione seguiti dai guati del cucciolo, durante le passeggiate calci e pugni all’animale che veniva lanciato in aria e scagliato a terra tramite il guinzaglio, il tutto davanti a passanti e vicini di casa. La Polizia Locate Triulzi (MI), allertata da una segnalazione, ha chiesto l’intervento delle guardie zoofile OIPA, che operano in regime di convenzione con il Comune per la vigilanza sul territorio.
Il sopralluogo delle guardie zoofile OIPA presso l’abitazione di R.F., un giovane che da poco viveva da solo e aveva preso con sé un cane “perché soffriva di solitudine”, ha permesso di appurare che i fatti riportati dalle testimonianze corrispondevano al vero e che l’uomo fosse solito sfogare sul cane, una meticcia di piccola taglia di 8 mesi, la rabbia che aveva difficoltà a controllare. Ha infatti ammesso di mal tollerare i danni che il cane aveva fatto in casa, il rosicchiamento di oggetti tipico dell’età evolutiva del cane, oltre che di usare metodi violenti e coercitivi al fine di “educarlo” a comportarsi secondo le sue regole.
Viste le gravi vessazioni fisiche e psicologiche subite dal cane e la totale inadeguatezza di R.F. a prendersi cura di un animale, le guardie zoofile OIPA hanno denunciato l’uomo per maltrattamento di animali e posto il cane sotto sequestro penale, ricoverandolo presso il canile convenzionato.
“Gli animali non devono essere considerati come “sostituti” di un adeguato supporto psicologico per persone in difficoltà - sottolinea il nucleo di guardie zoofile OIPA di Milano e provincia – Troppo spesso infatti ci imbattiamo in situazioni di maltrattamento perché l’animale viene adottato o acquistato con la finalità di essere un supporto emotivo, affidandogli quindi un ruolo che non può sostenere, perché dovrebbero essere famiglia e società a farlo. La conseguenza è che le sue esigenze etologiche vengono ignorate e calpestate, configurando quindi il reato di maltrattamento”.
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