Acqua e cibo sono essenziali affinché qualsiasi animale possa sopravvivere, ma non sufficienti perché una vita sia degna di essere definita tale. I 24 cani sequestrati dalle Guardie eco zoofile dell’OIPA di Caserta hanno sperimentato fin troppo a lungo cosa significhi essere costretti a languire in una prigione dove l’unico diversivo era una misera razione di cibo e i combattimenti con altri cani la sola “ora d’aria” che gli veniva concessa.
Pesanti catene di ferro per inchiodarli al terreno, grossi collari costrittivi, cucce fatiscenti e angusti box. Queste le condizioni di vita di 23 cani di razza pittbull e una cagnolina meticcia ritrovati dai volontari delle Guardie eco zoofile dell’OIPA all’interno di una proprietà privata in provincia di Caserta.
Solo tre di loro risultavano iscritti all’anagrafe canina, mentre tutti gli altri erano sprovvisti di microchip. Diversi, inoltre, i cani che presentavano lesioni e cicatrici sul corpo e sul muso causate dai morsi di altri cani, particolarmente drammatiche le condizioni di una femmina di pittbull che riportava ferite ancora aperte intorno all’occhio sinistro, sotto il mento e in altre parti del corpo.
Tutti i 24 cani sono stati sequestrati, mentre il proprietario è stato denunciato per maltrattamento e abbandono di animali.
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