A seguito di una segnalazione su un’abitazione in provincia di Varese all’interno della quale una donna deteneva molti animali di varie specie in condizioni inadeguate, le guardie zoofile OIPA Varese hanno avviato un’indagine per verificare gli estremi per un intervento. Dopo alcune settimane di sopralluoghi la situazione si è rivelata in tutta la sua gravità, sia perché l’accumulo di animali avveniva senza sosta sia per il manifestarsi di gravi infezioni virali in alcuni esemplari, ed è quindi stato organizzato un intervento in collaborazione con i carabinieri su mandato della Procura di Varese.
La perquisizione ha evidenziato la presenza di 26 cani di piccola taglia (per la maggior parte chihuahua, yorkshire e incroci) di varie età, 9 gatti, 1 pappagallo cenerino e 5 tartarughe d’acqua detenuti in spazi angusti perché occupati da un’ingente quantità di materiale accumulato e rifiuti in condizioni igienico sanitarie disastrose: la presenza di grandi quantità di feci di animali rendeva infatti l’aria irrespirabile e l’ambiente malsano. I cani venivano fatti accoppiare di frequente per poi destinare i cuccioli alla vendita durante mercatini di articoli usati.
Nel garage, completamente al buio e confinati in piccoli serragli colmi di feci, erano rinchiusi un cane meticcio femmina di taglia media, un chihuahua, un caprone tibetano e un agnello. All’esterno era infine detenuta una maialina vietnamita, libera ma priva di alcun riparo.
Tutti gli animali sono stati sequestrati e trasferiti in strutture idonee o presso cliniche veterinarie. Sono infatti sotto stretto controllo veterinario visti i decessi di alcuni esemplari a causa di infezioni nei giorni precedenti al sopralluogo. Le indagini sono tutt’ora in corso e la donna è indagata sia per violazione dell’art. 727cp, detenzione di animali in condizioni non idonee, sia per violazione dell’art.544 ter cp, maltrattamento di animali.
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