5/1/14
A seguito di una segnalazione le guardie zoofile OIPA Lecce hanno portato alla luce un inquietante scenario nella riserva naturale del Parco Regionale Punta Pizzo. Un volontario della zona, nel tentativo di recuperare una cagnolina vagante sulla superstrada Lecce-Gallipoli, si è imbattuto nelle carcasse di tre cani, di cui ormai restavano solo ossa e pelo, con i collari ancora attaccati alle catene che li tenevano legati agli alberi. Informate del fatto, le guardie zoofile OIPA si sono recate sul posto trovando, accanto ai resti, anche un giovane esemplare femmina di pastore tedesco legata ad un albero con un catena di circa 50 cm, senza acqua né cibo a disposizione. L’animale, denutrito e traumatizzato, è stato sequestrato e trasferito nel canile competente.
Le prime analisi sulle carcasse hanno permesso di appurare che la morte degli animali risaliva ai primi mesi del 2014 ed era probabilmente giunta per stenti. Tra i resti è stato possibile risalire ad un microchip e sporgere quindi denuncia nei confronti di C.M., un abitante di Alezio (LE), per maltrattamento e uccisione di animali.
Attenzione immagini cruente (a destra)
Attenzione immagini cruente (a destra)
“Siamo sconcertati dal livello di crudeltà raggiunto da chi ha legato dei cani abbandonandoli completamente a sé stessi fino a indurli ad una atroce morte per stenti – ha commentato Danilo Pati, coordinatore nucleo guardie zoofile OIPA Lecce – Stiamo purtroppo riscontrando quanto questa pratica si stia diffondendo, figlia di una odiosa mentalità che vede i cani come oggetti di cui disporre e disfarsi quando non sono più utili. Chiediamo quindi la collaborazione della cittadinanza affinché vengano segnalate prontamente situazioni di cani in stato di abbandono legati in campi o simili, per evitare di assistere nuovamente a scenari drammatici come questo”.
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