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LEGGE REGIONALE RANDAGISMO ABRUZZO:
RESPINTI GLI EMENDAMENTI
SU PRONTO SOCCORSO VETERINARIO,
STERILIZZAZIONI E REGOLAMENTO D’ATTUAZIONE.
L’OIPA DENUNCIA LA PERICOLOSITA’ DI UNA LEGGE CON TROPPI VUOTI NORMATIVI

3/1/14

Lo scorso 3 dicembre è stata approvata la legge regionale abruzzese per il controllo del randagismo, anagrafe canina e protezione degli animali d’affezione. Il testo ha accolto 19 dei 46 emendamenti proposti dalle associazioni animaliste, tra cui il divieto di detenere i cani a catena, il divieto di soppressione dei randagi ritenuti pericolosi  e il divieto di eutanasia per i cani di proprietà. Tuttavia erano stati lasciati in stand-by gli emendamenti sul pronto soccorso per gli animali d’affezione, sull’obbligatorietà di sterilizzazione per gli animali in transito nei canili sanitari e quello, fortemente voluto dall’OIPA, sull’approvazione di un regolamento di attuazione, tutti rimandati all’approvazione della legge di bilancio.

Il 31 dicembre scorso, in occasione dell'approvazione della Legge Finanziaria Regionale, il Consiglio ha rigettato tali emendamenti perché "non attinenti con la materia finanziaria". Questo nonostante l’invito a presentare gli emendamenti contestualmente alla legge finanziaria fosse arrivato proprio dalla vicepresidenza del consiglio regionale, in quanto le modifiche apportate alla legge avrebbero gravato in sul bilancio regionale. In sostanza quindi niente pronto soccorso per i gatti, niente sterilizzazione obbligatoria per i randagi, niente regolamento di attuazione che avrebbe permesso, almeno in parte, di rimediare alle voragini normative e agli errori contenuti nella legge, come ad esempio l’assenza totale di parametri minimi di legge per la detenzione ed il benessere per gli animali, o la garanzia di tutela sanitaria e sterilizzazione per i gatti liberi non appartenenti a colonie feline riconosciute.
L’approvazione di alcuni degli emendamenti approvati a seguito delle pressioni esercitate dalle associazioni non è stata quindi così incisiva da cambiare il senso di una legge che in conclusione pare avere come unico fine quello di gestire gli equilibri fra veterinari pubblici e veterinari liberi professionisti, creando una normativa retrograda, incompleta e in alcuni punti pericolosa.
“Per noi, che ogni giorno ci occupiamo in concreto di prevenzione del randagismo sul territorio, questa legge è un vero disastro – afferma Paolo Migliaccio, Coordinatore Regionale Guardie zoofile OIPA Abruzzo – Basti pensare che a Pescara, ad esempio, la maggior parte delle richieste di intervento riguardano  assistenza per gatti liberi, randagi o accuditi, non appartenenti a colonie feline. Si tratta di migliaia di gatti  che ogni anno si ammalano, si feriscono e si riproducono indiscriminatamente. Un problema gravissimo che necessiterebbe di misure di emergenza adeguate, invece a quanto pare si è deciso di andare esattamente nella direzione opposta, cancellando ogni diritto per i gatti liberi a ricevere un'assistenza sanitaria adeguata”.
Al termine dell’attuale legislatura, l’OIPA interpellerà la nuova giunta regionale al fine di chiedere un regolamento d’attuazione che permetta di rendere applicabili le nuove norme inserite nel testo di legge.




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