“SE QUESTO E’ UN CANE”: MINNIE E LA CRUDELTA’ DELL’UOMO
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30/05/13 - AGGIORNAMENTO
MINNIE STA FINALMENTE MEGLIO: ADESSO AIUTIAMOLA A TROVARE IL CALORE DI UNA CASA
Vi ricordate di Minnie, la cagnolina sequestrata dalle Guardie Zoofile dell’OIPA di Teramo? Avevamo dato notizia di lei con un articolo intitolato “Se questo è un cane: Minnie e la crudeltà dell’uomo”, per l’atroce sofferenza cui era stata costretta dai suoi ex proprietari.
Grazie alle donazioni ricevute è stato possibile operarla e ora sta meglio: è stata forte Minnie, ha superato diversi interventi fra cui l’amputazione dell'arto anteriore destro, l’asportazione di neoformazioni mammarie e gengivali e un'ovarioisterectomia.
Attualmente continua a stare con la persona alla quale è stata affidata in custodia, nel calore di una casa, in una serenità che non aveva mai avuto prima.
Tuttavia, a causa di problemi familiari, la “custode” è costretta ad assentarsi da casa per molte ore al giorno e, poiché ha anche altri animali da seguire, non riesce più a prestare a Minnie le attenzioni che vorrebbe: per questo motivo, per la paura di doverla “trascurare”, chiede e spera che la cagnolina trovi prestissimo una persona che la prenda in affido.
Confidiamo di nuovo nel vostro prezioso aiuto. Per Minnie è stato fatto molto ma possiamo fare ancora di più: aiutateci a trovarle una famiglia che le garantisca per sempre l’amore e la serenità che merita.
Speravamo di non dover più usare quest’espressione per definire un cane, ma guardando la piccola Minnie non si può non domandarsi “se questo è un cane”.
Quando le guardie zoofile dell’OIPA Teramo l’hanno trovata era 3 chili di pelo arruffato, paura e dolore: una zampa fratturata in passato e mai curata, forte denutrizione, dolori articolari, grave stomatite e dermatite. Ma soprattutto una grande paura dell’uomo. Era detenuta legata a una catena, nonostante riuscisse a muoversi a malapena e non volesse nemmeno uscire dalla cuccia.
Come se già la sua dignità non fosse abbastanza calpestata, il suo cibo era buttata sui suoi stessi escrementi. Tutto, nelle condizioni in cui era tenuta, lasciava trasparire il disprezzo che le veniva rivolto, tanto che i proprietari non la chiamavano neanche per nome e non erano in grado di fornire nessuna informazione sulla sua storia e sulla sua salute.
Viste le condizione di detenzione incompatibili con la natura dell’animale e produttive di gravi sofferenze, il proprietario è stato denunciato e Minnie è stata posta sotto sequestro.
Ora sta meglio, è stata curata e avrà il futuro che merita, ma la sua storia è l’ennesima conferma degli abissi di crudeltà a cui può arrivare l’uomo.
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