20/03/13
A seguito di una segnalazione sulla presenza del corpo senza vita di un cane, il nucleo di guardie zoofile dell’OIPA Bergamo ha effettuato un sopralluogo in un campo nel comune di Urgnano (BG), frazione Basella. Giunte sul posto le guardie zoofile hanno ritrovato il cadavere di un pastore tedesco, privo di microchip o tatuaggio, con un collare a cui era agganciata una corda e un foro di proiettile sulla testa.
Su richiesta delle guardie zoofile un medico veterinario ha effettuato un’incisione del foro evidenziando la rottura dell’osso cranico sottostante e un bossolo di proiettile. Intorno al cane un vero e proprio “cimitero degli animali”: erano infatti presenti numerose ossa di vari animali da reddito, bovini e ovini, tagliate in modo netto e preciso.
Dopo i rilevamenti del caso le guardie zoofile hanno posto il corpo del cane sotto sequestro e l’hanno consegnato all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell'Emilia Romagna, sezione di Bergamo, affinché fossero effettuati esami anatomopatologici per ricavare informazioni utili sull’animale. I medici veterinari hanno quindi potuto confermare che la causa della morte è stato il colpo d’arma da fuoco sparato a distanza ravvicinata direttamente nel cranio dell’animale, un esemplare adulto di circa 6/8 anni, all’interno del quale sono stati rinvenuti i componenti di un proiettile proveniente probabilmente da un fucile da caccia per fauna migratoria. E’ inoltre emerso che, prima dell’esecuzione, l’animale ha cercato di divincolarsi con violenza causandosi un’emorragia nella regione della gola, proprio sotto al collare.
“Il macabro ritrovamento del corpo del cane ha generato una serie di quesiti su chi possa aver commesso un atto così grave, reato penale secondo l’art.544 bis del Codice Penale, e da dove arrivasse il cane – spiega Davide Ambrosone, coordinatore del nucleo di Guardie zoofile OIPA di Bergamo e provincia - Considerate le buone condizioni generali dell’animale e il fatto che fosse castrato, riteniamo infatti che si tratti di una cane di proprietà smarrito che si sia erroneamente introdotto in un fondo agricolo e sia quindi stato eliminato. La presenza di ossa nell’area circostante potrebbe inoltre far suppore la macellazione abusiva senza rispetto del benessere animale come previsto dalla normativa vigente ed in particolare dal Regolamento UE 1099/2009 entrato in vigore in Italia dal gennaio 2013 e le cui sanzioni per le violazioni sono attualmente in approvazione. Le ossa, come sottoprodotti di origine animale, costituiscono poi rifiuti speciali abbandonati, illecito prontamente segnalato alle autorità competenti”.
Sono in corso indagini per risalire al colpevole e per ritrovare l’eventuale proprietario del cane. “Chiediamo a chiunque abbia visto vagare in zona un cane intorno alla fine di febbraio o all’inizio di marzo, o abbia informazioni su di lui, di non esitare a contattarci scrivendo all’indirizzo guardiebergamo@oipa.org” – conclude Davide Ambrosone. |