26/2/15
Circa tre anni fa vi abbiamo raccontato una storia che aveva dell’incredibile: a Teramo le guardie zoofile OIPA sequestrarono tre piccola cagnoline costrette a vivere in una gabbia tipo conigliera lunga poco più di un metro e mezzo, un vero capolavoro di ingegneria degna del museo degli orrori, che il loro aguzzino aveva costruito saldando fra loro pezzi di metallo e reti di varie provenienze, in modo da riuscire ad alimentarle senza che fosse necessario aprire o farle uscire. Giovina, la mamma, e le sue figlie, Alice e Bella, vivevano permanentemente in una vera e propria trappola dalla quale, probabilmente, sarebbero uscite solo da morte. Sul fondo uno strato di quasi venti centimetri di escrementi, ormai pietrificati.
Liberate dopo oltre due ore di lavoro, le piccole furono trasferite in una pensione in custodia giudiziaria e bloccate in un limbo giudiziario per oltre due anni a causa del ricorso presentato dall’ex proprietario che, non pago del male che aveva fatto loro, ha prolungato ulteriormente la loro detenzione. Bella, la più debole, purtroppo non è sopravvissuta, mentre Giovina e Alice, dopo la definitiva confisca sono state trasferite in un box gestito dalle guardie zoofile OIPA.
Mentre Giovina è riuscita a recuperare discrete competenze sociali, Bella, che probabilmente è stata rinchiusa in gabbia poco dopo la nascita, vive all’ombra della sua mamma ed è ancora molto timorosa.
Un rifugio nato per le emergenze e le attenzioni che possono dedicare loro volontari che seguono molteplici casi non sono il futuro che vogliamo per due esseri fragili che hanno conosciuto fino in fondo la cattiveria umana. Inoltre Giovina presenta delle neoformazioni mammarie e molto probabilmente dovrà subire un delicato e impegnativo intervengo chirurgico con una lunga convalescenza e la conseguente gestione dell’allontanamento momentaneo da Alice, che non tollera di stare lontano dal suo unico punto di riferimento.
La situazione è complessa è delicata, ecco perché i volontari hanno urgente bisogno del vostro aiuto: le priorità ora sono trovare uno stallo casalingo (con particolari caratteristiche che verranno spiegate direttamente dai volontari) e i fondi per l’intervento di Giovina.
Per ulteriori informazioni contattare Paolo Migliaccio - Tel. 347 8776719 -guardieabruzzo@oipa.org
COME AIUTARE GIOVINA E ALICE
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Gennaio 2012
LE GUARDIE ZOOFILE OIPA DI TERAMO SEQUESTRANO TRE CAGNOLINE DETENUTE IN CONDIZIONI DI GRAVE MALTRATTAMENTO
Erano rinchiuse da mesi in una gabbia lunga poco più di un metro e mezzo, un vero capolavoro di ingegneria degna del museo degli orrori, che il loro aguzzino, un uomo residente in provincia di Teramo, aveva costruito saldando fra loro pezzi di metallo e reti di varie provenienze, in modo da riuscire ad alimentarle senza che fosse necessario aprire o farle uscire.
I cani, tre bellissime femminucce di piccola taglia, mamma e due figliolette, vivevano permanentemente in una vera e propria trappola dalla quale, probabilmente, sarebbero uscite solo da morte. Sul fondo uno strato di quasi venti centimetri di escrementi, ormai pietrificati.
Le cagnette, molto scosse, ma incredibilmente ancora in buono stato di salute, sono state sequestrate dopo che per smontare la loro prigione sono state necessarie quasi due ore di lavoro, e il loro proprietario denunciato per maltrattamento presso la Procura della Repubblica di Teramo.
Nei prossimi mesi si farà tutto il possibile perché giustizia segua il giusto corso, e se possibile si cercherà anche di dare le piccole in adozione per restituire loro finalmente una vita degna di essere vissuta.
Un grazie particolare al nucleo delle Guardie OIPA di Teramo, che grazie alla loro azione coraggiosa sul territorio stanno portando alla luce tante situazioni terribili che altrimenti resterebbero nascoste per sempre, e la sofferenza di quegli animali resterebbe solo un grido silenzioso nell'ombra.
Paolo Migliaccio - Coordinamento Regionale Guardie Ambientali OIPA Abruzzo - cell. 347.8776719 - guardieabruzzo@oipa.org |